Il Cagnulari è un antico vitigno a bacca nera autoctono della Sardegna.
Questa varietà, come spesso accade, ha rischiato di scomparire, messa in ombra da vitigni più noti e commercialmente vantaggiosi, come il Cannonau e il Carignano.
La loro maggiore facilità di coltivazione e il prestigio internazionale li hanno resi preferibili a discapito del Cagnulari, che ha rischiato di essere dimenticato.
Fortunatamente, il mondo del vino è fatto di persone lungimiranti, pronte a scommettere su ciò che incarna realmente l’identità di un territorio, la sua storia e le sue tradizioni, anche a costo di affrontare grandi difficoltà.
È proprio su questa uva che i vignaioli sassaresi hanno puntato con determinazione, e i risultati ottenuti dimostrano che la loro scelta è stata vincente.
Il Cagnulari è un vitigno esigente, che richiede grande attenzione in vigna: la sua sensibilità alle condizioni climatiche – umidità, piogge abbondanti o temperature estreme sopra i 40 gradi – impone un lavoro meticoloso e costante.
Anche in cantina non concede margini di errore: basta poco per compromettere un’intera annata, rendendolo una sfida tanto impegnativa quanto affascinante.
Il vino ottenuto dal Cagnulari si distingue per il colore rosso rubino e i profumi intensi di frutti di bosco, arricchiti da note speziate e balsamiche.
Al palato risulta secco, leggermente tannico, ma sempre equilibrato e armonioso.